Quante leggende indiane!...
Trovate una tribu' e quella vi parlera' di un'altra
tribu' misteriosa... e cosi' via... vi accorgerete
che c'e' sempre qualcosa da scoprire, sempre piu'
lontano, fino ad arrivare al punto di partenza
senza aver trovato quel che cercavate...
(da qualche parte) ( )

Molto belli i disegni sulla guerra russo-giapponese tratti da un album pubblicato a cura di A. Martynoff nel 1907.

Corto Maltese e' giovane... e conosce Rasputin. ( )

Il primo volume della prima serie con cui Repubblica si apre al mondo del fumetto è dedicata a Corto Maltese, il personaggio creato da Hugo Pratt. Due racconti, ma che racconti, “una ballata del mare salato” e “la favola di Venezia”. Una ballata del mare salato è un’opera corale, Corto è un coprotagonista, ma in un’opera del genere ogni ruolo è pura magia. Il monaco, Rasputin, teschio, Pandora ed il fratello, i giapponesi e i tedeschi, i pirati e i soldati; e al centro l’oceano pacifico ed il pescecane, insieme, a cantare una ballata, la ballata del mare salato. Un capolavoro che va al di là del fumetto e che merita il rango di letteratura. Nella favola di Venezia, proposta a colori, Corto è alla ricerca della clavicola di re salomone, uno smeraldo di incredibile valore; e il Corto si muove nella sua città, Pratt è sempre stato legatissimo a Venezia, città marinara per eccellenza, con grande disinvoltura, tra la splendida Ipazia, i riti massonici ed il simbolismo della città. Due storie perfette per aprire un lungo ciclo dedicato al fumetto.

Recensione del 16 marzo 2008
Un classico vero apre questa lunga raccolta proposta da Repubblica. Che parte in alto, con Hugo Pratt, veneziano mondiale, e con due storie di Corto Maltese. La ballata del mare salto è un capolavoro, i coprotagonisti meriterebbero tutti l‘Oscar. Cain e Pandora, i ragazzi rapiti; ed i rapitori, Rasputin ed il Monaco, accompagnati dall’incredibile protagonista, Corto Maltese. Sullo sfondo le tribù dell’arcipelago australiano, con gli indigeni a confronto con i grandi eserciti dell’Europa occidentale. Storia colta con una grandissima sceneggiatura ed il disegno, inconfondibile, di Pratt. Favola di Venezia mi è piaciuta meno. Anzi non mi è piaciuta per nulla. Il colore non è riuscito a coprire la pochezza della sceneggiatura che, a mio avviso, gira su se stessa e su pochi spunti, trattati con superficialità. Comunque, siamo in presenza di uno dei migliori autori italiani e stranieri. ( )