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Franco Fucci

Forfatter af Radetzky a Milano

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Nel libro è trattata la vita del Maresciallo de Bono: dalle sue origini e la famiglia, al ruolo ricoperto nel regime fascista, fino alla sua fucilazione.
 
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BiblioLorenzoLodi | Nov 19, 2014 |
Tutti i sistemi autoritari devono disporre di un efficiente apparato poliziesco e su di esso esercitare uno stretto controllo, se vogliono sopravvivere. Il fascismo non si sottrasse a questo imperativo, né Mussolini fece mai mistero delle sue idee in proposito. Egli arrivò a dire che «il poliziotto ha preceduto nella storia il professore» e che per il popolo «ci vuole bastone, bastone, bastone». Il duce, inoltre, aveva una personale infatuazione per la polizia, specialmente per quella segreta: il rivoluzionario che ha conosciuto la stretta delle manette, giunto al potere, ne diventa un entusiastico propugnatore. Studiare il fenomeno fascista trascurando di indagare sull'organizzazione repressiva che lo sostenne significa esporsi al rischio di falsi giudizi. Ed è altrettanto fuorviante pensare alla polizia di Stato italiana come all'unico braccio secolare del fascismo . Perciò questo libro si intitola Le polizie di Mussolini e non «la polizia ». Il regime non durò molto, almeno per il metro della storia: poco piti di un ventennio.
Ma in questo arco di tempo riuscl ad articolare il suo strumento poliziesco in molti organismi repressivi: dalla « Ceka del Viminale » dei primordi alla galassia di polizie e pseudopolizie del torvo tramonto di Salò. Il libro, dopo aver esaminato le condizioni in cui Mussolini, occupando il potere, aveva trovato le cosiddette forze dell'ordine, segue la degenerazione progressiva dello Stato italiano in Stato di polizia; la trasformazione dello squadrismo in esercito di fazione , la Milizia, nel quale i compiti di gendarme del regime erano preminenti; il tempo degli attentati che offri al duce il pretesto per varare il Tribunale speciale e le leggi eccezionali; l'avvento al Viminale del personaggio pIù romanzesco, Arturo Bocchini; l'invenzione dell'OVRA; il coinvolgimento di tutte le istituzioni - compresi i carabinieri - che erano garanti dello Stato di diritto. Spicca, sull' affollato palcoscenico di questa vicenda subita e sofferta dal popolo italiano, un personaggio che svolge uno strano ruolo di battitore libero, quasi un freela nce dell ' indagine, ma anche della provocazione; un personaggio impensabile in una cornice diversa da quella - in fondo paranoica - del fascismo italiano. Alle sue vicende, solo in piccola parte finora note, sono dedicati alcuni dei capitoli, nei quali scorrono, come in un caleidoscopio, fascisti e antifascisti, eroi e tradi tori, mercenari e idealisti. Sembrerà strano che il libro non dedichi la minima attenzione all'attività d'isti tuto della polizia: la lotta alla malavita. Ma nemmeno Mussolini se ne preoccupava: per lui la polizia (anzi, «le polizie ») doveva essere solo instrumentum regni.
… (mere)
 
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BiblioLorenzoLodi | Jun 11, 2014 |
La morte di Umberto II e le ragioni che la provocarono
 
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fortunae | Mar 17, 2010 |

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