Jude Ellison Sady Doyle

Ho voluto leggere questo libro perché lo sentivo continuamente citare quando si parla di femminismo moderno.
Diciamo che ho fatto molta fatica a non dargli fuoco prima di averlo finito. Ma un falò è effettivamente l'unica destinazione degna di questa accozzaglia di pregiudizi, vanità, disprezzo e cocenti bugie.

La autrice avrà le sue ragioni nell'odiare gli uomini, ma nello scrivere quanto scrive ricade negli stessi errori che critica. Condisce un disprezzo malcelato per gli uomini e una esaltazione della superiorità femminile, di sciocchezze e deliberate menzogne.
Generalizza particolarità scelte apposta(si veda ad esempio la storia dei due omicidi o le innumerevoli citazioni prese dalla cronaca nera, raccontate sempre a metà e solo da una parte).
Costruisce castelli immaginari sul neinte (leggetela l'odissea prima di citarla, ve ne prego. Altrimenti si resta convinti che le sirene ad Odisseo promettano sesso e piacere, come fa la autrice).
E per favore, cresciamo, perché considerare un mediocre film di streghe per dodicenni come un capolavoro fondativo dell'essere umano e esempio di cinema illuminato.
Sarei anche curioso di capire quale fosse la tesi e lo scopo complessivo del libro, perché se questo è un saggio, è un saggio senza argomento. Tant'è che il libro non finisce, semplicemente si tronca quando la autrice ha finito gli argomenti di lamentazione. Non c'è una chiusa, non c'è una conclusione, non c'è una proposta, solo livore.… (mere)