Immaginiamola questa ragazzina sedicenne che riceve la più misteriosa delle visite, e si sente dire che presto avrà un figlio. È un annuncio che si fa al padre o allo sposo, invece il messaggero sceglie Maria e Maria sceglie di rispondere. Il Dio che ha rovesciato i potenti dai troni e innalzato gli umili fa di una ragazza la massima complice della salvezza del mondo.

Ho messo più tempo del dovuto nel finire questo libro solo perchè me lo aspettavo del tutto diverso.
E' comunque un'ottima lettura, soprattutto per i credenti. ( )

Questo pseudo-saggio è molto interessante e ben scritto.
La figura della donna nella Chiesa cattolica è tracciata 'con sapienza e ironia' (come si legge in copertina) e per me, che atea non sono, è un ritrovare pezzi della mia educazione e della mia formazione spirituale. Il rapporto debitorio delle donne nei confronti dell'umanità; la superiorità spirituale e la naturale vocazione alla maternità tutte femminili, a fronte di una realizzazione a 360° che appartiene solo all'uomo, come persona e come cristiano, senza che questo comporti alcuna particolare inclinazione alla paternità; la ''difficoltà'' delle donne di essere proclamate Sante, rispetto al numero enorme di uomini di cui si è riconosciuta la Santità in secoli di storia ecc. ecc.
Maria, la Madonna, mi è stata presentata tante volte negli anni e ha accompagnato la mia crescita con quel famoso 'ECCOMI', al quale l'autrice dona un nuovo valore. Che fosse stata una giovane sovversiva, me n'ero fatta un'idea, ma questo aspetto viene mascherato e direi proprio soppresso da quello più rassicurante della donna che 'accoglie' in silenziosa sottomissione, tutto ciò che la storia le propone.
Si scoprono sfumature curiose delle personalità di alcune Sante sulle quali sarebbe stato difficile riflettere, conoscendo solo ciò che la dottrina cattolica passa. Si tratta infatti di sfumature che i più non colgono, o che sono addirittura volutamente celate dal sistema Chiesa. La Murgia delinea anche un profilo del sacramento matrimoniale che mi ha rattristato e sorpreso. Il modello nuziale celebrato dalla Chiesa sancirebbe di fatto un rapporto disparitario dentro al quale uno dei due coniugi è autorizzato a considerare l'altro al suo servizio. Mi fido dell'onestà intellettuale della scrittrice e auspico, come lei stessa scrive, ''una riflessione sul matrimonio (e sulla donna, di conseguenza) che non venga solo da uomini celibi, sacerdoti e vescovi, che del matrimonio conoscono solo gli aspetti deformi che arrivano loro in eco dal confessionale.'' ( )

http://solounaltroblog.wordpress.com/2011/06/30/ave-mary/ ( )

ULTIMA GAVETA DEL CENTRO. DE ARRIBA HACIA ABAJO.