Mattoncino eccessivamente noioso per come gli aneddoti sono raccontati e per come si susseguono. Questo comporta che il chiedersi se siano o meno interessanti passa in secondo piano. ( )

Leggete augias, invece che le normali guide turistiche! Scoprirete chicche fantastiche! :) ( )

Un libro che da finire è stato un discreto parto anale.

Corrado Augias ce la mette tutta per parlare di una città che è entrata nel cuore e nell'anima di chi recensisce, il problema è che di "Segreti" ce ne sono pochini, e quello che non è segreto è un'accozzaglia di informazioni buttate un po' lì a cazzo di cane, per dirla insieme al buon Renè Ferretti.
L'autore più che a segreti introduce il lettore a una serie di luoghi più o meno "turistici", saltando di palo in frasca come un'apina tra i fiori al fine probabilmente di far vedere agli altri quanto è figo e intelligente. Peccato che a livello di Logica non faccia capire una beneamata perché il modus capituli si sviluppa sempre, immancabilmente, nello stesso irritante modo:

1) Breve introduzione del luogo designato
2) Breve introduzione della storia che si cela dietro il luogo designato
3) Pagine e pagine di roba random, che spazia dalla curiosità alla vera e propria pagina di storia (che sia italiana, inglese, russa poco importa) per passare alla letteratura e a tutto quel che c'è nel mezzo
4) Breve ritorno al personaggio o all'accadimento che si cela dietro al luogo designato, ma a quel punto chi legge si è già dimenticato l'inizio o perchè improvvisamente passando da Dorian Gray sto leggendo delle puttane minorenni e dei cavalieri che le frequentavano (cicli storici): fortunatamente se l'è dimenticato anche Augias, quindi eccolo ritornare a riempire pagine e pagine di altra roba random.

E così via fino alla fine.
Con tutto il rispetto per i due anni trascorsi a redigere questo libro, e delle informazioni anche interessanti e sfiziose che contiene, ma il titolo è decisamente fuorviante e a conti fatti non mi sembra di sapere su Londra più di quanto non sapessi già prima. ( )