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Indlæser... Ritorno sul Don (1973)af Mario Rigoni Stern
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Bliv medlem af LibraryThing for at finde ud af, om du vil kunne lide denne bog. Der er ingen diskussionstråde på Snak om denne bog. I ricordi della ritirata di Russia scritti in un lager tedesco dall'alpino Rigoni Stern nell'inverno del 1944, pubblicati da Einaudi nel 1953 sotto il titolo Il sergente nella neve e da allora long-seller per il candore e la forza con cui viene rappresentata la lotta dell'uomo per conservare la propria umanità. Un sogno di pace rivisitato nel 1973, quasi trent'anni dopo, in Ritorno sul Don, un viaggio non solo nello spazio, ma anche nel tempo, senza rancori e senza voglie di rivalse, come atto d'amore e di riappacificazione con gli uomini e con la storia. ( ) In qualche modo una continuazione de “Il sergente nella neve”, sono racconti, ricordi fini a sé stessi che Mario Rigoni Stern ha voluto aggiungere a quanto già raccontato, quando trent’anni dopo decide con la moglie di tornare in Russia e ripercorrere quelle terre. Per rivivere quei momenti e ricordare le migliaia di commilitoni, non che amici, che hanno persa la vita in quella steppa desolata e gelata, ritrovare le isbe dove fu accolto e rifocillato. Ne escono racconti commoventi, dove ancora una volta traspare la grande umanità di questo uomo. Il secondo racconto “In un villaggio sepolto nella balca”, è un gioiellino, che ha dell’incredibile e mi ha lasciata a bocca aperta. “…quelle lunghe marce, eterne senza soste, senza cibo, con i congelati che restavano ai lati della pista, con i feriti che morivano sulle slitte, con i sopravvissuti che si trascinavano. Neve cielo, notte giorno, neve cielo. Ma come abbiamo potuto?” Che altro dire! ingen anmeldelser | tilføj en anmeldelse
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Trente ans apres la tragique retraite de Russie du Corps expeditionnaire italien consecutive a l'echec de la prise de Stalingrad et vingt ans apres la publication du Sergent dans la neige devenu un classique de la litterature italienne du XXe siecle, Mario Rigoni Stern realise un desir qui le taraude : retourner sur les lieux ou tant de ses camarades ont trouve la mort, au combat, de froid ou de faim. C'est l'occasion d'evoquer ses souvenirs. Passe et present alternent. Jadis, les souffrances vecues ont rapproche les deux camps. Aujourd'hui, l'auteur retrouve les qualites de l'ame russe decouvertes dans les camps de prisonniers ou, refractaire a poursuivre le combat aux cotes des troupes allemandes apres 1943, il a cotoye les soldats de la grande Armee Rouge. Deja, durant la retraite les contacts humains avec la population locale, elementaires autant qu'essentiels, recelent une belle lecon de vie. Il evoque aussi son cher plateau d'Asiago, notamment lorsqu'une vieille scierie est convertie en camps d'internement pour des Juifs dont l'auteur s'efforcera apres la guerre d'identifier les victimes et les survivants afin de nous faire aussi connaitre leurs noms, a nous, lecteurs. Comme dans tous ses livres, le grand ecrivain italien nous fait partager avec une intensite rare les moments forts de sa vie qui, au-dela de son amour de la nature toujours present dans ses ecrits, forment une sorte d'odyssee courageuse entre toutes. No library descriptions found. |
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