Leí el primer párrafo de "El Origen" casi de una sentada, sólo interrumpiendo mi lectura el hecho de que estaba viajando, y tenía que despegar los ojos del libro para no tropezarme mientras caminaba. La increíble cantidad de horror y desolación que hay en este libro supera todo lo que he leído antes. Mucho más que Cioran, yo diría. Porque con Cioran sólo vemos a un misántropo y a un desesperanzado, pero no sabemos cómo llegó ahí.

Thomas Bernhard es un maestro de la introspección. Toda esta breve obra está llena de imágenes memorables y extraordinariamente tristes. Llegó incluso a hacerme huir de su lectura a ratos, pues hubo momentos en los que me pareció demasiado odio y veneno para un sólo día.

Aunque sus libros son bastante caros y difíciles de conseguir en México , espero encontrar los otros volúmenes de la Autobiografía. ( )

Primer volumen de su autobiografía. Es una excavación en los años de su adolescencia. Una invectiva salvaje contra el nacionalismo y el catolicismo, las dos grandes enfermedades contra la dignidad humana, y contra Salzburgo. ( )

Il romanzo ripercorre gli anni del soggiorno dell'autore nel convitto nazionalsocialista che alla fine della guerra si trasformerà in un istituto cattolico, il Johanneum, senza perdere le sue caratteristiche di rigidità e di oppressione.
Questa avvilente esperienza rafforza in Bernhard adolescente l'avversione per la scuola, definita "un catastrofico meccanismo di mutilazione dello spirito" e lo determina ad abbandonare gli studi.
Dal racconto agghiacciante delle vicende personali prende le mosse anche una lucida e sferzante invettiva contro la città di Salisburgo e i suoi abitanti "irritanti e snervanti e ammorbanti e umilianti e urtanti, dotati di grande volgarità e bassezza". ( )

Il romanzo ripercorre gli anni del soggiorno dell'autore nel convitto nazionalsocialista che alla fine della guerra si trasformerà in un istituto cattolico, il Johanneum, senza perdere le sue caratteristiche di rigidità e di oppressione.
Questa avvilente esperienza rafforza in Bernhard adolescente l'avversione per la scuola, definita "un catastrofico meccanismo di mutilazione dello spirito" e lo determina ad abbandonare gli studi.
Dal racconto agghiacciante delle vicende personali prende le mosse anche una lucida e sferzante invettiva contro la città di Salisburgo e i suoi abitanti "irritanti e snervanti e ammorbanti e umilianti e urtanti, dotati di grande volgarità e bassezza". ( )

The first part of Bernhard's autobiography to be published (in 1975), and the second in chronological order, this deals with the years 1943-46 when he was boarding at school in Salzburg. The most controversial feature of the book when it appeared was the way Bernhard draws explicit parallels between the practice of National Socialism before the end of the war and the practice of Catholicism afterwards. In 1975, that was something Austrians were not keen to hear about their own country: Bernhard was condemned as a Nestverschmutzer and newspaper editorials called for his deportation. (He also found himself being sued for libel by a Catholic priest mentioned in the book: there are still various passages excised from the text by court order.)

If there were any justice in the world, this ought to be a terrible, depressing, negative book. It's filled from cover to cover with Bernhard's hatred for Salzburg, for his parents, for the education system. It's set partly in a time of destruction and gratuitous slaughter, partly in a time of starvation. It opens with a twenty-page celebration of suicide. But it isn't depressing: partly because of the sheer exuberance of Bernhard's exaggeration, partly through the amazing rhythmic energy of his writing, there is a perversely life-affirming, optimistic quality about his pessimism. Weird, and wonderful. ( )