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Indlæser... La grammatica di Dio: storie di solitudine e allegria (original 2007; udgave 2009)af Stefano Benni, Giuseppe Palumbo (Omslagsfotograf/tegner/...)
Work InformationLa grammatica di Dio. Storie di solitudine e allegria af Stefano Benni (2007)
Italian Literature (451) Indlæser...
Bliv medlem af LibraryThing for at finde ud af, om du vil kunne lide denne bog. Der er ingen diskussionstråde på Snak om denne bog. leggi sopratutto "mai piu solo"; "l'orco"; "Alice"; "L'istante"; "L'eutanasia del nonnino"; "Dotore zero"; "l'indovina"; "i due pescatori". ( ) VOTO: 9,5 Cazzo, il Benni è un grande! Era da un po' che volevo cominciarlo e finalmente mi sono deciso. Questa raccolta di racconti è stupenda! Inizia bene già con la citazione introduttiva, poi il primo racconto è carino ma niente di ché. Dal secondo in poi sono tutti meravigliosi! Ironia, parodie e arguzia taglienti ma anche critica. Ho ancora gli occhi che sbarluccicano *_* Stefano Benni si è guadagnato un altro fan! _______________________________________________________ Commento dopo la rilettura: VOTO: 9 Abbasso il voto perché col senno di poi posso dire che rispetto ad altri suoi libri é un po' sotto :D Ma rimane comunque bellissimo *_* Un cane troppo fedele che torna sempre come un boomerang dal padrone che lo vuole abbandonare; un potentissimo manager pronto a tutto pur di riunire i Beatles per un concerto; un terzino fantasioso e romantico su uno spelacchiato campo di periferia; un arrogante e irredimibile uomo d'affari; un frate che sceglie il silenzio per sentirsi più vicino a Dio ma viene vinto dalla bellezza di una muta; una perfida vecchietta divorata dall'invidia e dal livore sono solo alcuni dei protagonisti di questa raccolta di racconti, nella quale Benni mostra il lato più curioso, imprevedibile e misterioso della vita. Quanto è diventata amara l'ironia di Benni! No, non mi dite che è sempre stato uno scrittore "denso", che le sue storie hanno sempre avuto un risvolto non solo cinico ma anche doloroso. È vero, ma solo in parte. Qualcosa in lui è certamente cambiata (sarà forse una questione d'età, sarà che a furia di guardare il mondo si diventa pessimisti) e i suoi racconti si sono fatti più bui, più feroci, umoristici ma molto amari, appunto. Sono storie di atroci solitudini, di disperazione, di morte. Si sorride sì, ma alla fine il sorriso si scioglie nell'acido, assieme alle esistenze difficili che Benni ci racconta. E sembra dirci, in questi brevi ritratti, che gli uomini a volte guardano il cielo e cercano Dio, ma lui non guarda mai giù. Un vedovo rimasto solo con il suo cane arriva a odiarlo così tanto da suicidarsi. Uno "sfigato" spende tutti i suoi soldi per telefonini che non gli serviranno mai a nulla perché nessuno lo chiamerà. E decide di chiamarsi da solo, ma l'euforia di questa novità non gli basterà per tenere lontana la tragedia. Solo, anzi, solissimo è anche lo scienziato alla ricerca vana dell'uomo più solo del mondo: gira gira non si accorge che non vive sui monti, né all'Artico ma sta a casa sua. Totalmente abbandonata una novella Alice sedicenne alla ricerca di un luogo dove dormine nel Paese delle Meraviglie che tanto meraviglioso non è. E parlando di favole anche l'Orco cattivo può ritrovarsi solo e indifeso, magari proprio nelle mani di quella ragazzina bionda che voleva aggredire. Si prosegue così, da un racconto all'altro per chiudere con una storia commovente sulla vecchiaia e la morte. Un po' Rodari (basti citare la bella favola delle Lacrime, quasi una Torta in cielo) e un po' Calvino - con i tanti Marcovaldo che si aggirano in queste pagine -, Benni ci racconta la vita, ci fa guardare la realtà, ci fa anche sorridere ma soprattutto rabbrividire . ingen anmeldelser | tilføj en anmeldelse
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Google Books — Indlæser... GenrerMelvil Decimal System (DDC)853.914Literature Italian Italian fiction 1900- 20th Century 1945-1999LC-klassificeringVurderingGennemsnit:
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