Così, nella formazione del nome che da aggettivo passa allo stato di sostantivo; nelle restrizioni di significato che assorbono il determinate nel determinato; nelle metonimie, che trasferiscono il nome da un oggetto vicino unito al precedente da un rapporto costante; nelle estensioni e nelle metafore che fanno sì che si dia il nome di un primo oggetto, ben presto perso di vista, a un secondo oggetto che può essere della stessa natura ma, più generalmente, di natura diversa; ovunque, condizione del cambiamento è il fatto che la mente oblia un primo termine e non considera più che il secondo.
A questo oblio i grammatici hanno dato il nome di "catacresi", vale a dire "abuso"...
Arsène Darmesteter
(La vita delle parole studiata nei loro significati, 1886)

...a certain distortion is introduced by the organization of this survey, as a projection backwards of certain ideas of contemporary interest rather than a systematic presentation of the framework within which these ideas arose and found thir place.
Noam Chomsky
(Cartesian linguistic, 1966)

... e nel libro che leggi vedo sulla pagina
che le parole sono simboli dell'oblio
Le Fou d'Elsa

È impossbile capire quanto
quanto bisogna essere tristi per mettersi in mente
di resuscitare Cartagine.
Gustave Flaubert

In Spagna fu Dolores
ma per lui sarà Bianca nell'amore
Le Fou d'Elsa