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(3.55) | 30 | The young hero of The Speed of Light is an aspiring writer in provincial Spain in the 1980s, dreaming of burning success, searching for a real story to tell. Out of the blue he is offered the chance to work in a in a Midwestern university and soon he is in the United States, living a happy, carefree life, working and writing. Little does he know that his burgeoning friendship with the Vietnam Vet Rodney Falk, a man of few friends and strange ways, will influence the course of his entire life, or that he will become obsessed with unravelling the mystery at the heart of Rodney's life. Why do people sometimes ridicule and sometimes fear Rodney? Why does he shun the world? Why does he accept and befriend the narrator? What really happened at My Khe? When the young writer's own life takes a terrible twist many years later, Rodney may be the only person in the world who can save him.… (mere) |
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Kanonisk titel |
Information fra den italienske Almen Viden. Redigér teksten, så den bliver dansk. | |
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Originaltitel |
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Alternative titler |
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Oprindelig udgivelsesdato |
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Personer/Figurer |
Information fra den italienske Almen Viden. Redigér teksten, så den bliver dansk. | |
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Vigtige steder |
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Vigtige begivenheder |
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Beslægtede film |
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Indskrift |
Information fra den italienske Almen Viden. Redigér teksten, så den bliver dansk. Il male, non gli errori, durano, ciò che si può scusare è scusato da tempo, anche i tagli del coltello sono guariti così, solo il taglio fatto dal male non guarisce, si apre di notte, ogni notte.
INGEBORG BACHMAN, Gloriastraße Ma se dovessero avvilupparci? Non ci avvilupperanno. E se dovessimo soffocare? Non soffocheremo.
JULES VERNE, Viaggio al centro della terra | |
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Tilegnelse |
Information fra den italienske Almen Viden. Redigér teksten, så den bliver dansk. A Raül Cercas e Mercè Mas | |
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Første ord |
Information fra den italienske Almen Viden. Redigér teksten, så den bliver dansk. Adesso conduco una vita falsa, una vita apocrifa, clandestina e invisibile sebbene più reale che se fosse vera, ma io ero ancora io quando conobbi Rodney Falk. | |
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Citater |
Information fra den italienske Almen Viden. Redigér teksten, så den bliver dansk. Eravamo tremendamente ambiziosi. Aspiravamo al fallimento. Ma non a un fallimento qualsiasi o banale: desideravamo fallire in maniera totale, radicale e assoluta. era il nostro modo di aspirare al successo. «Mi piace» m'interruppe Rodney. «Ti piace cosa?» domandai attonito. «Che tu non sappia ancora di cosa tratterà il romanzo» rispose. «Se lo sapessi in anticipo, sarebbe un male: finiresti per dire quello che sai già, cioè le cose che sappiamo tutti. Se invece non sai ancora cosa vuoi dire, ma sei tanto pazzo o tanto disperato o hai il coraggio sufficiente per continuare a scrivere, magari finirai per dire qualcosa che neanche tu sapevi di sapere e che soltanto tu puoi arrivare a sapere, e questo potrebbe risultare di un qualche interesse. [...] Quello che intendo dire è che chi sa sempre dove va non arriva mai da nessuna parte, e si sa cosa si vuole dire solo quando lo si è già detto.» «Le storie non esistono» mi disse una volta. «Quello che conta è chi le narra. Se sai chi è, c'è già la storia; se non sai chi è, non c'è storia.» «In un romanzo ciò che non viene raccontato è sempre più rilevante di ciò che viene raccontato» mi disse in u'altra occasione. «Voglio dire che i silenzi sono più eloquenti delle parole, e tutta l'arte del narratore consiste nel saper tacere a tempo debito: ecco perché, in fondo, la miglior maniera di raccontare una storia è non raccontarla.» «Cos'è uno scrittore?» «E cosa dovrebbe essere?» sbottai spazientito. «Un tizio che è capace di mettere le parole una dietro l'altra e con un certo stile, oltretutto.» «Esatto» ammise Rodney. «Ma è anche uno che si pone problemi molto complessi e, anziché risolverli o tentare di risolverli come farebbe qualsiasi persona sensata, li rende ancora più complicati. Cioè: è uno squilibrato che guarda la realtà, e a volte riesce a vederla.» «Tutti vedono la realtà» obiettai. «Anche chi non è squilibrato.» «E qui ti sbagli disse Rodney. «Tutti guardano la realtà, ma pochi la vedono. L'artista non è colui che rende visibile l'invisibile: questo sì che è romanticismo, anche se non della peggiore specie; l'artista è colui che rende visibile quanto era già visibile ma che tutti avevano sotto gli occhi senza poterlo o volerlo vedere. È troppo sgradevole, spesso terrificante, e bisogna avere due palle così per guardarlo senza chiudere gli occhi o senza scappar via, perché chi lo vede si distrugge o diventa pazzo. A meno che, ovviamente, non abbia uno scudo dietro cui proteggersi o possa fare qualcosa con ciò che vede.» Rodney fece una pausa e poi riattaccò: «Voglio dire che la gente normale subisce o sfrutta la realtà ma non può farci niente, mentre lo scrittore può, perché il suo mestiere consiste nel conferire alla realtà un senso, per quanto illusorio; cioè può trasformarla in bellezza, e questa bellezza o questo senso sono il suo scudo. Perciò sostengo che lo scrittore è uno squlibrato con l'obbligo o il dubbio privilegio di vedere la realtà, e pertanto, quando uno scrittore smette di scrivere, finisce per suicidarsi, perché non ha saputo togliersi il vizio di vedere la realtà, ma intanto non ha più uno scudo dietro cui proteggeresi. Ecco perché Hemingway si è ucciso. Pertanto, quando uno è scrittore non può più smettere di esserlo, a meno che non decida di giocarsi la pelle. Insomma: un mestiere fottuto.» Ricordo che quando squillò il telefono stavo finendo di leggere un racconto di Hemingway intitolato Un posto pulito, illuminato bene; ricordo anche che presi la cornetta pensando a quel racconto tristissimo e sopratutto alla preghiera tristissima che conteneva; «Nada nostro che sei nel nada, nada sia il nome tuo, il regno tuo, nada sia la tua volontà nada in nada come in nada.» «Lei è ancora troppo giovane per pensare ad avere dei figli» mi disse il padre di Rodney quando ci salutammo, e non l'ho dimenticato. «Non ne abbia, perché se ne pentirebbe; ma anche se non ne avrà se ne pentirà. Così è la vita: qualunque cosa faccia, se ne pentirà. Ma mi lasci dire una cosa: tutte le storie d'amore sono insensate, perché l'amore è una malattia; però avere un figlio significa arrischiarsi a vivere una storia d'amore talmente insensata che soltanto la morte è in grado di interromperla.» Questo mi disse il padre di Rodney, e non l'ho dimenticato. «[...] Oggi, quando un cialtrone non sa come stroncare un romanzo, se la cava asserendo che è sentimentale. I cialtroni non capiscono che scrivere un romanzo consiste nello scegliere le parole più toccanti per suscitare la maggiore emozione possibile; non capisco neppure che una cosa è il sentimento e un'altra è il sentimentalismo, e che il sentimentalismo è il fallimento del sentimento. E, dato che gli scrittori sono codardi e non si azzardano a contraddire i cialtroni che dettano legge e hanno bandito i sentimenti e le emozioni, il risultato è una caterva di romanzi perfettini, freddi, esangui e e privi di vita che sembrano usciti direttamente dallo sportello di un funzionario avanguardista per compiacere i critici...» «Magari uno non è soltanto responsabile di quello che fa, ma anche di quello che vede, legge o ascolta.» [...] «Aha» disse. «Bella frase. Quanto piacciono a voi scrittori le belle frasi. Nel tuo ultimo libro ce ne sono alcune. Davvero carine. Così perfette che a volte sembrano vere. Ma non lo sono affatto, sono solo belle. La cosa strana è che tu non abbia ancora imparato che scrivere bene è l'esatto contrario di scrivere belle frasi. Nessuna bella frase è capace di catturare la realtà, però...» «Io non ho detto che volevo raccontare la verità» lo interruppi, irritato. «Ho detto solo che volevo raccontare la tua storia.» «E che differenza c'è?» ribatté, fissandomi con una triste aria di sfida. «Le uniche storie che vale la pena di raccontare sono quelle vere, e se tu non sei riuscito a raccontare la mia è non è perché tu non ce la fai, ma perché non si può raccontare.» | |
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Sidste ord |
Information fra den italienske Almen Viden. Redigér teksten, så den bliver dansk. | |
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Oplysning om flertydighed |
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Forlagets redaktører |
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Bagsidecitater |
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Originalsprog |
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Canonical DDC/MDS |
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Canonical LCC |
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