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Indlæser... Nätternas gräs (udgave 2013)af Patrick Modiano, Anna Säflund-Orstadius (Oversætter)
Work InformationThe Black Notebook af Patrick Modiano
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Bliv medlem af LibraryThing for at finde ud af, om du vil kunne lide denne bog. Der er ingen diskussionstråde på Snak om denne bog. Read a swedish translation. A fantastic book. Though short, and not complicated in language or story or much anything else, it is emotionally tumultuous and radically thorough. It really gets the reader; the thoughts about how we relate to the past, or how we create and live in it are fundamental and will follow me the rest of my life and create new yesterdays. My second Modiano and must soon get the other books translated. Or learn better french. Ci sono scrittori che ci regalano libri sempre diversi (Yehoshua, McEwan), altri che scrivono sempre lo stesso libro. Modiano è uno di questi. Eppure la costanza tematica (la ricerca del passato partendo dai frustuli che ne sopravvivono nel presente) non si traduce affatto in monotonia.La sua scrittura esercita una costante fascinazione. Non è facile da spiegare, ma le sue atmosfere sfumate e impalpabili sono avvolgenti e si resta catturati nella rete del suo narrare, apparentemente semplice, domandandosi il perché. Ma non è forse questo il tocco del Maestro? ingen anmeldelser | tilføj en anmeldelse
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"A writer's notebook becomes the key that unlocks memories of a love formed and lost in 1960s Paris. In the aftermath of Algeria's war of independence, Paris was a city rife with suspicion and barely suppressed violence. Amid this tension, Jean, a young writer adrift, met and fell for Dannie, an enigmatic woman fleeing a troubled past. A half century later, with his old black notebook as a guide, he retraces this fateful period in his life, recounting how, through Dannie, he became mixed up with a group of unsavory characters connected by a shadowy crime. Soon Jean, too, was a person of interest to the detective pursuing their case--a detective who would prove instrumental in revealing Dannie's darkest secret. The Black Notebook bears all the hallmarks of this Nobel Prize-winning literary master's unsettling and intensely atmospheric style, rendered in English by acclaimed translator Mark Polizzotti. Once again, Modiano invites us into his unique world, a Paris infused with melancholy, uncertain danger, and the fading echoes of lost love"-- No library descriptions found. |
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Google Books — Indlæser... GenrerMelvil Decimal System (DDC)843.914Literature French French fiction Modern Period 20th Century 1945-1999LC-klassificeringVurderingGennemsnit:
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Lasciami respirare a lungo, a lungo, l’odore dei tuoi capelli. affondarvi tutta la faccia, come un assetato nell’acqua di una sorgente, e agitarli con la mano come un fazzoletto odoroso, per scuotere dei ricordi nell’aria.
Se tu sapessi tutto quello che vedo! tutto quello che sento! tutto quello che intendo nei tuoi capelli! La mia anima viaggia sul profumo come l'anima degli altri viaggia sulla musica.
I tuoi capelli contengono tutto un sogno, pieno di vele e di alberature: contengono grandi mari, i cui monsoni mi portano verso climi incantevoli, dove lo spazio è più bello e più profondo, dove l’atmosfera è profumata dai frutti. dalle foglie e dalla pelle umana.
Nell’oceano della tua capigliatura, intravedo un porto brulicante di canti malinconici, di uomini vigorosi di ogni nazione e di navi di ogni forma, che intagliano le loro architetture fini e complicate su un cielo immenso dove si abbandona il calore eterno.
Nelle carezze della tua capigliatura, io ritrovo i languori delle lunghe ore passate su un divano, nella camera di una bella nave, cullate dal rullio impercettibile del porto, tra i vasi da fiori e gli orcioli che rinfrescano.
Nell’ardente focolare della tua capigliatura, respiro l’odore del tabacco, confuso a quello dell’oppio e dello zucchero: nella notte della tua capigliatura, vedo risplendere l’infinito dell'azzurro tropicale; sulle rive lanuginose della tua capigliatura, mi inebrio degli odori combinati del catrame, del muschio e dell’olio di cocco.
Lasciami mordere a lungo le tue trecce pesanti e nere. Quando mordicchio i tuoi capelli elastici e ribelli, mi sembra di mangiare dei ricordi.
Charles Baudelaire
Una domenica di ottobre, nel tardo pomeriggio, i miei passi mi avevano portato in quella zona che in un altro giorno della settimana avrei evitato. No, non si trattava affatto di un pellegrinaggio. Ma se sei da solo, soprattutto nel tardo pomeriggio, le domeniche aprono una breccia nel tempo. (pag. 5)
… esistono sentinelle che presidiano i crocevia della nostra esistenza - (pag. 27)
In questo libro non c’e’ confusione,
ma solo i nostri pensieri che vivono e respirano
senza i blocchi ostinati del tempo che scorre.
Ricordare i ricordi, staccarli dal tempo
pietroso e scegliere, col vento, quelli
che preferiamo tra loro.
Davvero non c’e’ ne’ passato ne’ presente. (pag. 40)
Ma e’ molto piu’ complicato di cosi’... In fondo non esiste il doppio gioco…
Di certo aveva ragione, visto che me lo confidava con una tale gravita’... Stranamente questa frase mi e’ rimasta impressa nella memoria. Nel corso degli anni successivi, quando ero da solo per strada, preferibilmente di notte e in certi quartieri a ovest … sentivo la voce lontana di Aghamouri che mi diceva: “In fondo non esiste il doppio gioco”. (pag. 71)
Alle volte parole o frasi ci percuotono nel tempo:
la memoria (grande traditrice dell’uomo!)
Compativo quelli che dovevano segnarsi sull’agenda molti appuntamenti, alcuni addirittura con due mesi d’anticipo. Per loro tutto era fissato, e non avrebbero atteso mai nessuno. Non avrebbero mai saputo che il tempo palpita, si dilata, poi si placa, e a poco poco trasmette una sensazione di vacanza e di infinito che altri cercano nella droga, ma che io trovavo semplicemente nell’attesa. (pag. 80)
Questa sera ho sfogliato il fascicolo di Langlais e di nuovo mi sono imbattuto in una delle veline su cui figurano dettagli molto precisi che ricopio qui di seguito: “La vittima e’ stata colpita da due proiettili. …” … Ci tornero’ sopra in seguito, un giorno che ci sara’ bel tempo, e il sole e l’azzurro del cielo dissiperanno le ombre. (pag. 91)
Ancora, alle volte si puo’ rimandare
‘l’accoglimento’ della verita’. E quale e’?
Sento ancora la sua voce che mi dice: “Non stare a pensarci troppo, Jean…” (pag. 135)
L’erba sognata di notte ci riporta alla vita
(simbologia dei sogni) senza le pretese
razionali dell’intelletto.
( )