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Indlæser... Die Sekte der Engel: Roman (original 2011; udgave 2013)af Andrea Camilleri, Annette Kopetzki (Übersetzer)
Work InformationThe Sect of Angels af Andrea Camilleri (2011)
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Bliv medlem af LibraryThing for at finde ud af, om du vil kunne lide denne bog. Der er ingen diskussionstråde på Snak om denne bog. Mystery Spoiled by Synopsis Review of the Europa Editions paperback (2019) translation of the Italian original "La setta degli angeli" (2011) Like [book:The Sacco Gang|48458735], this is one of Andrea Camilleri's novels based on real-life Sicilian events, in this case a spate of mysterious pregnancies in the early 20th century. As explained in the author's Afterword, all of the names and events are fictitious except for that of his protagonist lawyer/journalist Matteo Terisi (1875-1971). There is hardly anything available in English about the real-life character and in Goodreads there is only Socialismo Romantico in Matteo Teresi (Romantic Socialism in Matteo Terisi) (1999) which is presumably an edited collection of his articles. The Sect of Angels is actually constructed as a farcical mystery where various confusions and misunderstandings combine to gradually reveal to the fictional version of Terisi the conspiracy of events going on behind the scenes in his village. Unfortunately, the English language synopsis gives away the entire conspiracy plot right away, spoiling the investigation that is stretched through the length of the book. Still, Camilleri's fictional version of events makes for another entertaining view of the foibles of his Sicilian society. Loosely based on real events from the early 1900s, this tells the story of a cult of Sicilian priests who prey on young women and the attorney who exposes them. I had difficulty with this book. Although based on a serious topic, a good part of it read, to me, like a farce. And, yes, all those names!!! The ending sadly reflected what seems so often to be reality in situations like this one. E la storia si ripete E sorridi per le scenette surreali nella riunione di circolo dei "nobili", per la scelta di parole che hanno un suono ed una potenza evocativa pari a pochi altri dialetti. E la lettura prosegue, e la storia anche, e poi scoppia la bomba. Gran botto, sembra il finimondo, ma dove siamo? Sono i primi anni del '900 e la storia purtroppo prende spunto da un episodio vero. Un grave scandalo all'interno della Chiesa cattolica, abusi su ragazze minorenni e non, circonvenzione di buona fede, soprusi e vessazioni in nome dello "Spirito Santo". Mi sono venuti i brividi e non per i fatti denunciati per sè stessi, ma in quanto non riesco a non ravvisare sempre le medesime logiche, canovacci che si ripetono, giustizia sommaria ed addomesticata che ogni vicenda, ogni scandalo piccolo o grande avvenuto in questo paese, reitera fino alla nausea. E nausea è quello che ho provato nel concludersi del capitolo ultimo. Nausea per quel gran "coperchio" che il tempo, la corruzione, l'appianamento in privato attraverso accordi che fanno leva sulle debolezze di umane di ognuno è solito zittire ogni voce discordante ed anticonformista. Sì, perchè nel nostro paese sei "anticonformista" se ti schieri dalla parte degli onesti, se ti fai scudo con la Costituzione, se credi che la giustizia ti proteggerà nella lotta contro i soprusi, se...se...se... E' trascorso un secolo e più da ciò che racconta Camilleri in questo libro, ma neanche un giorno, se leggo un quotidiano, una testata web, se mi confronto con le idee circolanti. Sembriamo tutti aver preso le distanze, con i nostri smartphone, le nostre auto potenti, gli abiti sempre alla moda, le cene al ristorante, il cinema, le vacanze, da certi trascorsi di vita provinciale (e si badi che il senso non è spregiativo, ma indicante solo la "territorialità"). Appunto... sembriamo. Ma quello che siamo veramente è ancora tutto lì, ben nascosto sotto la finta aria ripulita delle apparenze. E dopo un secolo intero è difficile anche solo sperare che qualcosa cambierà, perchè non siamo mai stati un popolo ma solo un aggregato di tribù regolate dalle leggi del clan di appartenenza. Ne avrei attribuite 5 di stelle, e se le merita tutte... ma per il momento l'ultima se l'è ingoiata l'amarezza. Quando Camilleri si allontana dall’attualità e da Montalbano torna sovente all’indietro nel tempo per raccontare, con un sorriso amaro, una Sicilia profonda, immobile e feudale: come se nei piccoli paesi dell’interno la Rivoluzione Francese (che pure qualcuno indica come causa di tutti i mali) non fosse mai arrivata. Non fa eccezione l’immaginaria Palizzolo di inizio Novecento, dove, all’improvviso, quattro ragazze (una nobile, una borghese e due popolane) si scoprono incinte di due mesi quando proprio non potrebbero esserlo. Sulle tracce di un tentativo di omicidio e di uno stupro brutale, il combattivo avvocato Teresi e lo scrupoloso capitano Montagnet riescono a trovare il bandolo della matassa puntando il dito contro la violenza dei nobili spalleggiata dalla mafia e quella di sette degli otto parroci del paese contro le giovani plagiate. La notizia fa il giro d’Italia, ma l’alleanza tra il potere economico e quello ecclesiastico ha, senza sorpresa, ancora una volta il sopravvento: tronca e sopisce ora con la blandizia, ora con l’inganno fino a che, come la superficie delle sabbie mobili, tutto torna perfettamente tranquillo mentre i ficcanaso sono costretti ad andarsene. L’amarezza, con punte di sincera indignazione, dello scrittore siciliano quando racconta i lati oscuri della sua terra è sempre presente e la distanza temporale ne aumenta l’efficacia: a compensare, oltre alla consueta abilità nella costruzione dell’intreccio, stanno le numerose situazioni ironiche o più apertamente comiche ottenute spesso disegnando indovinate figure di contorno. Insomma, la più che sperimentata cassetta degli attrezzi di Camilleri che consente all’autore di portare a termine storie robuste ma di estrema piacevolezza: fra gli altri arnesi, non può mancare la consueta lingua impastata di dialetto – più stretto del solito - che qui risulta funzionale in misura assai maggiore rispetto ai romanzi del commissario di Vigata. Il racconto si snoda difatti in un mondo che vive di dialetto, in netto contrasto con l’italiano degli atti ufficiali, di quel governo centrale che pare lontano (ma in fondo non lo è) e di un vescovo che lo usa nei suoi compiti pastorali salvo poi imprecare in romanesco. ingen anmeldelser | tilføj en anmeldelse
Tilhører ForlagsserienLa memoria [Sellerio] (870)
"Lawyer and journalist Matteo Teresi discovers the existence of a secret sect whose members include priests and politicians. The sect's seedy purpose is to initiate devout virgins into the rites of married life. Preying on their victims naivety, they commit ignominious acts while promising the young women divine grace. In 1901 the scandal breaks nationwide. But far from being hailed as a hero, Teresi is accused of disrupting the social order. A passionately rendered portrait of the machinations of power and the difficult destiny of a local hero."--Publisher's description. No library descriptions found. |
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Google Books — Indlæser... GenrerMelvil Decimal System (DDC)853.92Literature Italian Italian fiction 1900- 21st CenturyLC-klassificeringVurderingGennemsnit:
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Source: Amazon - August 31, 2021