Forfatter billede

Massimo Teodori

Forfatter af The new left: a documentary history

32 Works 147 Members 2 Reviews

Om forfatteren

Includes the name: Ed. Massimo Teodori

Værker af Massimo Teodori

Il sistema politico americano (1996) 17 eksemplarer
Storia degli Stati Uniti d'America (1996) 13 eksemplarer
Benedetti Americani (2003) 7 eksemplarer
Laici. L'imbroglio italiano (2006) 5 eksemplarer

Satte nøgleord på

Almen Viden

Fødselsdato
1938-09-09
Køn
male

Medlemmer

Anmeldelser

Laici: l’imbroglio italiano è un libretto del 2006 nel quale Massimo Teodori elenca un capitolo alla volta tutti gli ambiti e le tematiche dove la Chiesa viene lasciata libera di spadroneggiare non tanto dai/dalle suoi/sue fedeli quanto da un’accozzaglia di ate* devot*, laic* pentit* e bigott* assortit*.

Sarebbe bello oggi, dieci anni dopo, scrivere che si è superata questa irragionevole sudditanza psicologica nei confronti della Chiesa e della sua etica e che numerosi diritti sono stati riconosciuti in modo che i/le cittadin* scelgano liberamente cosa fare nella loro vita. Invece, se possibile, siamo messi pure peggio.

La teoria del gender imperversa e non c’è stato verso che il Parlamento discutesse con gli studi scientifici in mano – e non il fottuto Catechismo – di matrimonio egualitario, leggi contro l’omo/bi/transfobia (e se ci mettete pure gli/le asessuali ci fate un piacere) e la terapia di riorientamento sessuale; la legge di iniziativa popolare sull’eutanasia rimane inascoltata da anni nonostante le varie promesse; l’aborto è tornato a essere una pratica clandestina con i rischi che tutt* conosciamo; l’identità del popolo italiano torna a essere sbandierata per opporla all’”invasione” degli immigrati e, già che ci siamo, facciamo sì che le donne italiche tornino a figliare, visto che i/le figli* delle “straniere” non sono della “razza” o della religione giusta.

Dov’è finita la nostra bella democrazia? Quella che approvava leggi in nome di un relativismo etico e di un pluralismo che ci garantivano dalla minaccia di uno Stato pronto a difendere un solo punto di vista?

All’affermazione neo-tradizionalista secondo cui una democrazia relativista farebbe perdere identità collettiva e priverebbe la nostra società di qualunque senso obiettivo del bene, Gian Enrico Rusconi replicava con efficacia: «Laicità vuol dire accettare come moralmente legittimi atteggiamenti o comportamenti che appaiono soggettivamente sgradevoli. Laicità è ammettere una ragionevole dissimmetria tra l’etica pubblica e singole moralità private […] Il valore fondante della laicità è l’autonomia di giudizio personale, nel senso che le certezze e le norme di comportamento non hanno altro fondamento che la ragionevolezza morale e la razionalità (scientifica ma non solo) da valutare questione per questione, tenendo conto ovviamente anche degli spazi di libertà e di autonomia degli altri».
Con il lessico della scienza politica si può argomentare che la democrazia liberale è l’affermazione della «parte maggiore», cioè della maggioranza della società, salvo la salvaguardia dei diritti e delle libertà di chi dissente; mentre il pensiero antiliberale vorrebbe una democrazia in cui prevalgono, oltre alla maggioranza, anche i rappresentati della «parte migliore», cioè coloro che ritengono di essere moralmente (economicamente) (intellettualmente) superiori a tutti gli altri sulla base di un determinato sistema di valori.
… (mere)
 
Markeret
lasiepedimore | Sep 21, 2023 |
Confesso che in momento di lettura non esattamente brillante un po' temevo questo libro di Teodori. E invece il racconto dell’esperienza editoriale prima e politica dopo di Mario Pannunzio mi è sembrato interessante. Non sapevo molto né di Pannunzio né della storia del Mondo, nonostante il mio grande interesse per l’editoria italiana. E, invece, con questo bel libro si entra a capofitto non solo nella vita di un intellettuale ma anche, e soprattutto, nella società italiana della metà del secolo scorso. Un liberale chiaramente votato ad interessi sociali sarebbe oggi difficile da collocare tra gli schieramenti politici; il che non è strano, attesa l’assenza di politica nella politica. Ma anche pensare ad una diversità culturale così marcata rispetto ai cliché dell’epoca, comunisti, fascisti, democristiani non è semplice. E non è un caso se proprio dalle diversità e dalla complessità del Mondo e del variegato universo che gli girava intorno, da Scalfari a Salvemini, da Libonati a Rossi, è nato il partito radicale. Ma d’altronde Pannunzio con il suo Mondo ha raccolto la difficile eredità di Benedetto Croce, garantendogli una continuità ideale.… (mere)
½
 
Markeret
grandeghi | Sep 1, 2021 |

Statistikker

Værker
32
Medlemmer
147
Popularitet
#140,982
Vurdering
½ 2.6
Anmeldelser
2
ISBN
31
Sprog
2

Diagrammer og grafer