Carlo Panella

Carlo Panella dà letteralmente alle stampe questo breve libretto che ricostruisce la censura della stampa nei paesi islamici partendo dal rogo con il quale conclusero la carriera i libri stampati da due tipografi veneziani, i Paganini, prima condannati a morte e poi alla mutilazione della mano destra, arto colpevole del primo tentativo di riprodurre il corano in caratteri arabi. Panella fa una ricostruzione veloce ma puntuale dell’intolleranza del mondo islamico rispetto alla diffusione del sapere a seguito della prevalenza delle teorie del filosofo sunnita Al Gazhali rispetto a quelle di Averroè. Panella ci va giù duro nell’attualizzazione dei danni portati dall’intolleranza del mondo arabo rispetto alla cultura ed alla ricerca, al punto da porli come quesito centrale nell’analisi delle possibili evoluzioni dei paesi del nord africa da poco usciti da rivoluzioni di piazza di matrice popolare che, comunque, rischiano di prendere pericolose derive. La ricostruzione storica ha, chiaramente un taglio divulgativo, nonostante l’evidente sicurezza dell’autore che rischia in diversi passi di peccare lui stesso del dogmatismo che contesta nel mondo arabo. Ma la vicenda che dà il titolo al libro, ossia il rogo del Corano stampato in nome di una presunta eresia, fornisce anche da solo importanti spunti di riflessione sulla cultura dell’intolleranza che, con diverse forme ed in diversa maniera, sta invadendo il dibattito nell’occidente.… (mere)